IL PASSANTE NORD E' UN'ESIGENZA URGENTE: E' GIUNTO IL MOMENTO DI LASCIARE DA PARTE IDEOLOGISMI E AMBIZIONI DI VISIBILITA' PERSONALI.
Intervento del Dott. Marco Pasquotti - Pres. Comitato per il Traforo delle Torricelle
(17 aprile 2009)

La questione Traforo è dibattuta ormai da più di trent’anni, è giunto ora il momento di lasciare da parte una volta per tutte gli ideologismi di carattere meramente partitico o le ambizioni di visibilità personali, a favore di una realizzazione rapida - ovvero nel più breve tempo possibile - dell’opera.

Il Passante nord è un’esigenza urgente, necessaria per la città, non più prorogabile. I cittadini sono ormai snervati da una politica che non decide, che non si accolla le proprie responsabilità. Si sta discutendo, senza arrivare a conclusioni concrete, di scelte che si sarebbero dovute prendere già da anni, se non da decenni.
Ricordo come ci sia il consenso assolutamente favorevole dei cittadini scaligeri, i quali nel 2007, si sono già pronunciati a riguardo: è stato l’autorevole sondaggio commissionato in quell’anno al professor Dario Olivieri, ordinario di Statistica all’Università di Verona, a sancire il SI' al Traforo delle Torricelle. In quell’occasione due veronesi su tre hanno ritenuto che il passante fosse una via indispensabile per risolvere i problemi di traffico di Verona. Traffico che secondo le previsioni del Centro Studi ACI, nel 2010 vedrà scorrere sulle strade scaligere 200mila autoveicoli, contro i 100mila del 1985, con un aumento costante del 30% nei prossimi 10 anni.

Ad oggi una commissione tecnica, incaricata dal Comune di Verona e insediata il 22 dicembre 2008, ha valutato le tre proposte di Project Financing pervenute sulla base di precisi parametri relativi alle misure introdotte per il rispetto e la tutela ambientale, alla qualità progettuale, alla sicurezza e fruibilità dell’opera, ai livelli tariffari proposti, al valore economico e finanziario del piano, identificando la proposta preferibile.
A questo punto, compito della politica dovrebbe essere quello di prendere in considerazione tali valutazioni tecniche, integrandole solo con eventuali richieste a garanzia dei cittadini e del territorio, e accelerare così il processo che porterà all’apertura dei cantieri.

Un dato su tutti mi sembra che dia l’idea dell’importanza strategica dell’opera: si stima che con il completamento dell’anello circonvallatorio a nord di Verona, la sola via Mameli subirà un diminuzione di transiti del 41 per cento, senza considerare il collo di bottiglia che si crea tutti i giorni tra Borgo Venezia e Parona che subirebbe, a sua volta, un nettissimo ridimensionamento.

Vorrei inoltre ricordare che per venire incontro alle richieste di alcuni cittadini di Quinzano, Avesa e Borgo Trento, che si oppongono alla realizzazione dell’importante infrastruttura, nello studio di fattibilità del Comune (dicembre 2007, ndr) si è pensato di realizzare un tratto in galleria coperta proprio nei quartieri abitati, riducendo così al minimo l’impatto ambientale e il rischio per la salute dei cittadini.

Auspico, infine, che cessino immediatamente le proposte referendarie formulate in questi giorni, utili solo a posticipare alle calende greche la conclusione dell’iter amministrativo necessario per l’inizio dei lavori.



AUDIZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE FRA I COMITATI PRO E CONTRO:
IL FACCIA A FACCIA PREMIA IL TRAFORO DELLE TORRICELLE
Intervento del Dott. Marco Pasquotti
(19 gennaio 2009)

Marco Pasquotti, presidente del Comitato per il Traforo, ha esordito fugando ogni dubbio sulla volontà da parte dei cittadini di Verona di realizzare l’opera:

«Oltre ai 15mila sms raccolti nel 2005 e alle 10mila firme raccolte sul territorio nel 2008» ha affermato Pasquotti «è stato l’autorevole sondaggio del 2007 commissionato al professore Dario Olivieri, ordinario di Statistica all’Università di Verona, a sancire il “sì” al Traforo.
Due veronesi su tre, infatti, hanno ritenuto che il passante rappresenti una via necessaria per risolvere i problemi di traffico della città.»

Traffico che secondo le previsioni del Centro Studi ACI, nel 2010 vedrà scorrere sulle strade scaligere 200mila autoveicoli, contro i 100mila del 1985, e con un aumento costante del 30% nei prossimi 10 anni.

«Un dato su tutti indica che con il completamento dell’anello circonvallatorio a nord di Verona, la sola via Mameli subirà un diminuzione di transiti del 41%» ha proseguito il presidente del Comitato per il Traforo «senza considerare il collo di bottiglia che si crea tutti i giorni tra Borgo Venezia e Parona che subirebbe, a sua volta, un netto ridimensionamento.

Per venire incontro alle richieste dei cittadini di Quinzano, Avesa e Borgo Trento, nello studio di fattibilità del Comune (dicembre 2007, ndr) si è pensato al tratto in galleria coperta proprio nei quartieri abitati, riducendo così al minimo l’impatto ambientale e il rischio per la salute dei cittadini.»

«L’iter del passante delle Torricelle è avviato» ha concluso Pasquotti «al Consiglio comunale chiediamo che il processo che porterà all’apertura dei cantieri e alla realizzazione del passante subisca una forte accelerazione, nell’interesse dell’intera città».



COMINCIAMO A RACCOGLIERE I FRUTTI DEL NOSTRO LAVORO INIZIATO NEL LONTANO MAGGIO 2003 CON LA COSTITUZIONE DEL COMITATO
Intervento del Presidente del Comitato per il Traforo delle Torricelle
(28 marzo 2008)

Dopo innumerevoli dibattiti televisivi e radiofonici, assemblee pubbliche, interventi sulla stampa, osservazioni al Pat, sondaggi di opinione, raccolta firme e sms, e ... tanto sudore e passione, cominciamo a raccogliere i frutti del nostro lavoro iniziato nel "lontano" maggio 2003 con la costituzione del Comitato.

Alcune iniziative che messe in campo:

- Costituzione Comitato 02 maggio 2003
- Dibattito televisivo TELEARENA giovedì 18 dicembre 2003 ore 20.30 / 23.00
- Conferenza stampa 20 ottobre 2004
- Spot radiofonico venerdì 3 dicembre 2004: per lanciare la distribuzione di volantini e raccolta adesioni
- Assemblea pubblica Giovedì 16 Dicembre 2004: Cinema Teatro Valpantena Grezzana
- Assemblea pubblica Martedì 1 Febbraio 2005 : via Brunelleschi, 12, allo Stadio: I rappresentanti dei due comitati a favore e contro
- Servizio televisivo TELEARENA Sabato 12 Febbraio 2005 ore 18.00: Speciale sul Traforo a cura di TgAutotrasporti
- Servizio televisivo TELEARENA Sabato 19 Febbraio 2005 ore 18.00: Secondo Speciale sul Traforo a cura di TgAutotrasporti
- Audizione Provincia Lunedì 14 Marzo 2005: Audizione del Comitato in 3^ Commissione Consiliare della Provincia (Lavori Pubblici, Viabilità, Grandi Opere)
- Dibattito Lista Di Pietro 04 Maggio 2005
- Dibattito con Direttivo UPA 09 Maggio 2005
- Assemblea Poiano sul PAT 24 Maggio 2005: L’amministrazione Comunale Di Verona presenta il Pat - Presenti il Sindaco Zanotto e Assessore Uboldi
- Tavola Rotonda in Provincia Sabato 11 Giugno 2005: Tavola Rotonda in Provincia con la partecipazione del Sottosegretario presso il Ministero delle Infrastrutture Bricolo
- Audizione 1^ Circoscrizione Mercoledì 6 luglio 2005: Sala Pro Senectute Piazza Isolo
- Intervento in Provincia 14 Novembre 2005: 3^ Commissione Consiliare della Provincia
- Assemblea pubblica Giovedì 26 gennaio 2006: Assemblea pubblica a Veronetta c/o Sala Lodi Via S. Giovanni in Valle
- Intervista TELEARENA 11 gennaio 2007
- Dibattito televisivo TELEARENA 18 gennaio 2007 ore 20.30 / 23.00
- Conferenza Stampa 30 marzo 2007: Presentazione risultati Sondaggio
- Assemblea pubblica Giovedì 13 settembre 2007: Cinema Teatro Valpantena - Grezzana
- Dibattito radiofonico RADIOVERONA lunedì 17 settembre 2007
- Dibattito televisivo TELEARENA giovedì 18 ottobre 2007 ore 20.30 / 23.00
- Conferenza Stampa di solidarietà a Tosi e Pasquotti lunedì 22 ottobre 2007 ore 12.00


Il primo risultato concreto è l'avvio in questi giorni dell'iter del bando di gara !!! Con la pubblicazione sui principali quotidiani italiani ed europei della Delibera di Giunta del Comune di Verona del 26 marzo 2008, con cui è stato approvato il tracciato definitivo e studio di fattibilità, scattano i 180 giorni di tempo per la presentazione delle proposte progettuali in project financing.

Tenendo conto dei tempi previsti tassativamente per legge: - la presentazione delle proposte progettuali da parte dei promotori del Project: 6 mesi - la valutazione da parte dell’Amministrazione delle proposte ricevute: 4 mesi - avvio gara pubblica per affidamento concessione: 3 mesi - aggiudicazione della gara e apertura cantieri : 2 mesi



"IL COMITATO PER IL TRAFORO HA RACCOLTO OLTRE 15 MILA ADESIONI"
Intervento del Presidente del Comitato per il Traforo delle Torricelle
(intervento pubblicato su Verona Economia di gennaio 2006)

La questione del traforo delle Torricelle ha una lunga storia alle spalle, fatta di progetti, iniziative, stanziamenti, aspettative e proteste a favore e contro l’opera. A sostegno della discussa infrastruttura, nel 2003 è nato un Comitato per salvaguardare la salute e la qualità della vita dei veronesi, presieduto da Marco Pasquotti trentaduenne dirigente d’azienda veronese. “Il Comitato – spiega il presidente - sorge dall’indignazione di cittadini stanchi di assistere all’indecisionismo degli amministratori locali di fronte ai gravi e crescenti problemi di congestione e inquinamento della città”. Sulla proposta del traforo sono state raccolte più di 15.000 adesioni da parte di persone che vivono, lavorano o sono costrette a transitare quotidianamente nei quartieri a nord della città e che – fa notare Pasquotti - si sentono inevitabilmente cittadini di “serie B”.

La situazione attuale ?
La mancanza di un collegamento circonvallatorio nella zona a nord della città produce un quotidiano e gigantesco collo di bottiglia da Borgo Venezia a Parona. In particolare i quartieri di Veronetta e Borgo Trento, attraversati da un traffico di 40.000 veicoli al giorno, sono ridotti ad una sorta di crocicchio autostradale, a cui fa da sfondo la strada panoramica delle Torricelle presa anch’essa d’assalto ad ogni ora del giorno da migliaia di autoveicoli. Il risultato di tale congestione è un inquinamento atmosferico ed acustico tale da rendere la qualità della vita inaccettabile. Come se non bastasse, la situazione attuale è destinata a peggiorare in maniera clamorosa nei prossimi anni; previsioni del Centro Studio Aci indicano che nei prossimi 10 anni il traffico delle sole autovetture aumenterà del 30% e nel 2010 le auto private saranno 200.000 unità contro le 100.000 del 1985.

Esistono varie proposte di percorso per il traforo, con tracciati lunghi e corti. Quale vi sembra il più idoneo ? Esiste in realtà un solo progetto redatto dalla Società Autostrade Serenissima nel 2001; ogni altra ipotesi di cui si discute è priva di qualsiasi presupposto tecnico. Secondo il progetto l’opera entrerebbe nella collina cittadina nei pressi di Via Colonnello Fincato (tra Borgo Venezia e Poiano) per uscire in via Monte Ortigara (tra Avesa e Borgo Trento), per continuare verso ovest, dove servirebbe un nuovo ponte sull’Adige per collegare la viabilità al sistema delle circonvallazioni verso il casello autostradale di Verona Nord; verrebbe quindi realizzata la chiusura dell’anello circonvallatorio, sull’esempio di tante città italiane ed europee. Quando la città potrà contare su un anello completo di circonvallazioni tutto il traffico veicolare privato potrà scorrere su di esso entrando nel punto della città dove è diretto e riducendo al minimo l’attraversamento dei quartieri. Inoltre collegato a questo anello circonvallatorio potranno essere realizzati alcuni parcheggi scambiatori che consentiranno di lasciare l’auto per utilizzare il trasporto pubblico, che in questo modo diventerebbe ottimale per gli spostamenti interni al centro città: qualsiasi politica di incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico sarebbe fallimentare se propedeuticamente il traffico veicolare privato non fosse organizzato con un anello circonvallatorio.

Ma che benefici darà il Traforo ?
Con la realizzazione del Traforo e la conseguente chiusura dell’anello circonvallatorio attorno alla città si produrranno effetti positivi rilevanti. Secondo le stime dello Studio sul Traffico del 2001 si avrà minor traffico su Veronetta e Via Mameli per sei milioni e mezzo di veicoli all’anno, una riduzione del 50% della congestione sui quartieri a nord della città, un aumento della velocità media di spostamento del 30% con proporzionale riduzione dell’inquinamento e la possibilità di istituire una ZTL (zona a traffico limitato) nei pressi di Veronetta.

Quale sarà il risparmio economico in termini di minori costi per i cittadini e le imprese ?
Lo studio del Traffico del 2001 ha analizzato i benefici che saranno prodotti dalla realizzazione del progetto sull’intero sistema di trasporto stradale veronese. I benefici attesi diretti sull’utenza sono stati classificati in termini di risparmio di tempo e costi di trasporto. Dallo studio risulta un risparmio annuo totale di 73,88 miliardi Lire, suddiviso in 63 miliardi Lire in termini di minore congestione e quindi minor tempo perso e 10,88 miliardi Lire risparmio per carburante. Se capitalizziamo questo risparmio in 20 anni risulta un risparmio economico diretto di 920,71 miliardi Lire. A questi numeri poi dovrebbero essere aggiunti i benefici indiretti percepiti dall’intera collettività in termini di minor inquinamento acustico ed atmosferico.

L’opera viene contestata per l’impatto ambientale !?
Il progetto prevede una galleria naturale sotto le Torricelle lunga 2,3 chilometri, che si collega ad est con la Tang.Est e prosegue ad ovest, tra Avesa e B.go Trento, in trincea profonda 8 metri scomparendo sottoterra in galleria artificiale nei punti più sensibili delle piscine Santini e della Chiesa di San Rocco. Quindi di fatto gran parte dell’opera è costruita sottoterra o comunque interrata.

Come vi possono contattare i cittadini ?
Tramite e-mail all’indirizzo comitato@traforo-torricelle.it.



"TRAFORO DELLE TORRICELLE: BOICOTTATO DALLE FALSIFICAZIONI"
Intervento del Presidente del Comitato per il Traforo delle Torricelle
(intervento pubblicato sull'Arena del 23 maggio 2004)

Un primo passo per la realizzazione del Traforo delle Torricelle è già stato fatto !
Dopo che il Nuovo Piano Territoriale Provinciale, approvato l’11/04/2003, ha inserito il Traforo tra le priorità viabilistiche di Verona, ora anche il Progetto Preliminare del nuovo Piano Regolatore del Comune di Verona prevede che venga stabilito un corridoio di inedificabilità lungo tutto il tracciato dell’opera. A fronte di ciò, tuttavia, il sindaco Zanotto, sollecitato sul tema ha dichiarato su L’Arena del 28/03/2004: Non sono queste le priorità del nuovo Piano Regolatore. Ritengo che ciascun cittadino veronese si interroghi sul senso di una simile affermazione, dal momento che la mobilità, l’inquinamento e la salute dei cittadini dovrebbero essere priorità assolute in termini di progettazione del PRG e di governo della città.

I cittadini che abitano o lavorano nei quartieri a nord della città, da Veronetta a Borgo Trento, conoscono bene la situazione delle strade interne di questi quartieri: Via Giardino Giusti, Rigaste Redentore, Lungadige San Giorgio e Via Mameli sono invase da un traffico da vera tangenziale.

Ha esposto in maniera chiara il signor Lucillo Montagnoli su L’Arena del 15 marzo il pericolo degli abitanti di questi quartieri: strettissime strade, con un traffico da tangenziale per non dire da autostrada su tutto il tragitto citato esistono case da ambedue i lati e per tutto il percorso, con scuole e con moltissimi residenti, con bambini, anziani e tanti altri che per passeggiare o girare in bicicletta dovrebbero avere la maschera antigas … zone dove il rischio per la salute di moltissimi cittadini è di una gravità umana impressionante.”

Considerando che le autovetture a Verona aumentano di 3.000 unità ogni anno (dati del Centro Studi Aci), nel giro di pochi anni si arriverà ad un vero e proprio collasso della città. L’ultimo studio sul traffico di Verona, che risale al settembre 2001, dichiara senza mezzi termini che la situazione sarà sostenibile solo fino al 2006. Questi elementi indicano manifestamente che il Traforo delle Torricelle non è solo una priorità ma addirittura un’emergenza.

L’atteggiamento dimostrato dall’attuale amministrazione sembra tuttavia confermare la tesi di chi sostiene che, in merito alla questione Traforo, la stessa amministrazione sia ostaggio di interessi particolari e locali che sarebbero disturbati dalla realizzazione di quest’opera. A favore di questi ristretti interessi il Comitato Contro il Traforo ha condotto in questi mesi una vergognosa campagna di boicottaggio del Traforo al grido No all’autostrada in città. L’ultima dichiarazione in questo senso è stata fatta dal Sig. Oreste Valdinoci su L’Arena dell’11 aprile 2004 l’opera è veramente un’autostrada in città.

Mi ha sorpreso constatare, durante la trasmissione televisiva Diretta Verona Traforo Sì o No del 18 dicembre scorso su TeleArena, a cui ho partecipato personalmente, che il Comitato Contro non era neppure a conoscenza che il passante che fuoriesce dal Traforo fosse interrato per evitare qualsiasi tipo di impatto con il contesto urbano circostante.

Lo stesso progettista Ing. De Beaumont, ha confermato in diretta televisiva che l’opera è stata progettata tenendo in considerazione prioritaria la protezione dell’ambiente e del contesto urbano limitrofo.

Il Comitato Contro, per scarsa informazione o per volontà di lanciare allarmismi, ha condotto una forte falsificazione informativa di cui un esempio sono stati i commenti del sig. Pigozzi su L’Arena dell’11 aprile 2004: San Rocco per me è come il Piave: ho promesso di legarmi alle ruspe se inizieranno i lavori del traforo . Nel caso specifico il Sig. Pigozzi si riferisce all’allarme lanciato dal Comitato Contro secondo il quale la circonvallazione passerebbe proprio di fronte alla Chiesa di San Rocco. Invece proprio in corrispondenza della zona dove è situata la Chiesa di San Rocco è prevista la copertura completa della strada in galleria artificiale ! Si potrebbero fare tanti altri esempi.

Per rimuovere le falsificazioni messe in campo fino ad oggi, come Comitato Pro Traforo stiamo organizzando una assemblea pubblica durante la quale sarà presentato il progetto nel dettaglio, fornendo anche un ampio corredo fotografico delle aree interessate Daremo finalmente ai cittadini una visione chiara e obiettiva dell’opera che metterà al bando tante falsificazioni !



"TRAFORO DELLE TORRICELLE: PER UNA CITTA' PIU' VIVIBILE"
Intervento del Presidente del Comitato per il Traforo delle Torricelle
(intervento pubblicato sull'Arena del 15 luglio 2004)

NordEst, il bisettimanale d’informazione de Il Sole 24 Ore per il Triveneto, ha pubblicato, per primo, venerdì 30 aprile 2004, seguito da L’Arena sabato 8 maggio, i risultati di un sondaggio commissionato dalla Giunta Zanotto sui servizi ed i sistemi di comunicazione comunali. L’indagine è stata effettuata dal Dipartimento Ricerche Istituzionali, Sociali e Politiche della Swg su un campione di 2 mila residenti maggiorenni, contattati telefonicamente tra il 3 ed il 13 dicembre scorso.

Se da un lato i cittadini hanno espresso gradimento per le proposte culturali della città ed i servizi di nettezza urbana, dall’altro hanno assolutamente bocciato l’attuale situazione della viabilità. Il giudizio più forte che esce da questo sondaggio è la coscienza da parte dei cittadini di un progressivo peggioramento della circolazione stradale con un conseguente ed inevitabile peggioramento della qualità della vita.

La congestione del traffico degli ultimi anni ha contribuito anche a peggiorare la qualità dell’aria della città. L’Arena del 29 aprile 2004 ha pubblicato i dati raccolti dal Treno Verde di Legambiente e Trenitalia sulla qualità dell’aria in dieci grandi città italiane: Verona, Trento, Milano, La Spezia, Grosseto, Roma, Pescara, Foggia, Napoli e Palermo: dalle analisi effettuate risulta che tra queste Verona è la seconda città più inquinata in termini di polveri sottili.

In questo scenario vengono avanzate da più parti svariate soluzioni: parcheggi scambiatori, maggior utilizzo dei mezzi pubblici, tramvia, addirittura rilancio della bicicletta (vedi Lettera del Lettori su L’Arena di mercoledì 23 giugno 2004) etc. Questi temi rappresentano sicuramente elementi rilevanti del sistema della mobilità cittadina, ma senza la chiusura dell’anello circonvallatorio attorno alla città con la realizzazione del Traforo delle Torricelle i problemi verrebbero risolti solo in minima parte.

Le soluzioni sopraelencate, infatti, servono a favorire la penetrazione verso il centro cittadino ma scarsamente possono influire sul traffico di attraversamento, che, invece, in base alle recenti indagini, rappresenta la quota maggiore di tutto quello che transita nei quartieri tra Borgo Venezia Borgo Trento Borgo Milano. Solo una circonvallazione attorno alla città consente di spostare questo tipo di traffico fuori dai quartieri, generando un inquinamento decisamente inferiore.

Mi ha sbalordito, quindi, leggere nella lettera dell’Arch. Valdinoci, presidente del comitato contro il traforo, pubblicata su L’Arena di mercoledì 16 giugno 2004, l’affermazione che il traforo delle Torricelle comporterebbe un inquinamento atmosferico e acustico elevatissimo che colpirebbe la vasta area dell’Ospedale di Borgo Trento.

Ognuno ha diritto ad esprimere le proprie argomentazioni ma la realtà non deve essere travisata: oggi esiste una situazione di emergenza proprio nell’area dell’Ospedale poiché su via Mameli transita tutto il traffico che attraversa la città sulla direttiva est-ovest e viceversa.

Il nostro comitato rappresenta anche molti cittadini dell’area di Borgo Trento che chiedono che via Mameli cessi di essere un’autostrada in città: in una lettera pubblicata su L’Arena del 16 novembre 2003 un cittadino ricordava: L’autostrada in città esiste già da troppi anni e si chiama Rigaste Redentore, Lungadige San Giorgio e via Mameli. Chi abita in via Mameli non ha neanche l’aria per respirare . Bambini e anziani vivono murati in casa perché ad ogni ora del giorno è meglio, per la salute, non uscire.”

Mi sorprendono poi, sulla lettera dell’Arch. Valdinoci, altre affermazioni che tentano di definire il Traforo delle Torricelle come un’opera al servizio della viabilità interprovinciale e interregionale, voluto dall’Autostrada Serenissima per metterlo al servizio del traffico autostradale. Nell’area di Verona, con il vantaggioso incrocio dei due assi autostradali A4 (direttiva est-ovest) e A22 (direttiva nord-sud), non c’è assolutamente bisogno di far deviare il traffico fuori dalle autostrade per farlo passare proprio sotto il Traforo delle Torricelle: sarebbe una scelta insensata e antieconomica.

Un’altra lettera, pubblicata su L’Arena di mercoledì 23 giugno 2004, del Sig. Marcello Taffanni, riporta affermazioni incomprensibili relativamente al fatto che il percorso del Traforo sarebbe lungo e costoso: probabilmente chi scrive non sa che per passare da Borgo Venezia a Borgo Trento e viceversa si impiega negli orari di punta da ¾ ora a 1 ora.

Qualunque cittadino che ha la sfortuna di dover percorrere tutti i giorni, anche due volte al giorno, queste strade sarebbe disposto a pagare il pedaggio di 1 euro per ridurre il tempo di percorrenza ad ¼ ora con indubbio vantaggio di tempo e notevole risparmio di carburante.

Chi si pone, senza pregiudizi, ad analizzare dettagliatamente il progetto del Traforo non può che confermare la bontà della soluzione elaborata e l’attenzione che è stata rivolta all’ambiente e al contesto urbano limitrofo.

Chi ha interessi particolari da difendere, è legittimo che esprima la propria opinione contraria, ma non è ammissibile che con artificiose argomentazioni tenti di affossare il progetto fingendosi paladino della città.